22 dicembre 2009

BRINDISI SOTTO ASSEDIO

Già da qualche giorno circolava la notizia, in via ufficiosa, dell’approvazione della VIA per la costruzione del rigassificatore, da parte del Ministero dell’Ambiente.
Noi già sentivamo la minaccia, da parte dei poteri forti, di voler concludere, il prima possibile, un progetto ostile allo sviluppo sostenibile del territorio e questo rafforza le tesi della nostra protesta. Brindisi è assediata da multinazionali estere che vogliono fare di questa città un punto strategico di approviggionamento di fonti combustibili e produzione di energia che servirebbe al fabbisogno del paese e ad aumentare i lauti profitti di queste società.
La società civile non vuole questo tipo di sviluppo. Le istituzioni neanche. E allora a chi farà comodo questo progetto?
Ai soliti noti che si ostinano a propinarci un progetto che rigettiamo da tempo e che mal si concilia con la voglia di sviluppo innovativo che questa città reclama a gran voce.
La tattica di queste multinazionali e dei vari soggetti che fanno il loro interesse è sempre la stessa:far credere che sia tutto già deciso,che ormai non cè più niente da fare ,affermare la politica dei giochi ormai conclusi, questo per scoraggiare chi all’ interno della società civile crede che l’autodeterminazione popolare sia un concetto giustissimo ma anche attuabile.
Per questo motivo nel considerare la questione Rigassificatore a Brindisi, occorre a nostro avviso avere una visione più completa del tutto
Ci riferiamo ai seguenti aspetti:
- Cantiere di Capo bianco posto sotto sequestro ad opera della magistratura;
- indagini penali in corso con accuse di tangenti e corruzione in riferimento al rilascio delle autorizzazioni per la costruzione dell’impianto;
- la costituzione come “parte civile” delle Istituzioni(Comune ,Provincia e Regione) e delle associazioni ambientaliste che più volte hanno ribadito(oltre all’impugnazione degli aspetti tecnici)di volere un altro sviluppo per il territorio;
- mancata consultazione popolare per presentazione progetto cosi come richiesto dalla legge Seveso;
- pericolo di “effetto domino” in una zona già dichiarata ad “Alto Rischio Ambientale”
- All’ atto di presentazione della Via postuma da parte della lng sono state fatte 31 osservazioni(tra l’altro tutte gravissime e riguardanti gli aspetti fondamentali del progetto) presentate dal Ministero stesso e che ,a quanto pare, sembra siano svanite nel nulle;
- sostituzione della vecchia COMMISSIONE VIA valutatrice (contraria al progetto) con una nuova commissione inacaricata dall’attuale governo, che è quella che dovrebbe rilasciare la via positiva e che è stata dichiarata illegittima dal TAR proprio qualche giorno fa.

Insomma i punti oscuri della vicenda sono ancora molti e non sarà certamente una dichiarazione favorevole a contrastare tanti importanti punti che concorrono al rigetto di questo progetto voluto esclusivamente da gente esterna alla città e lontana dai progetti di sviluppo in atto.
Per questi motivi rafforziamo la solidarietà alle Istituzioni affinché possano impugnare questi atti forti dell’appoggio popolare che da tempo, con numerose manifestazioni, ha espresso il proprio dissenso in merito alla questione.

Rinnoviamo l’invito a partecipare alla manifestazione del 23 dicembre “BRINDISI SOTTO ASSEDIO... DIFENDIAMOLA IN CORO” a chiunque, nel proprio piccolo, spera e si adopera per un futuro migliore e vuole ribadire e rafforzare in maniera ancora più convinta anche il suo NO AL RIGASSFICATORE!

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