30 marzo 2010

Incidente all'Ilva di Taranto

Strage sfiorata all'Ilva di Taranto. Un capoturno e due operai dell'Ilva di Taranto sono rimasti feriti - uno in modo grave - in un incidente sul lavoro avvenuto nel reparto Finitura Nastri 2. I tre - secondo una prima ricostruzione - erano intenti a riavvolgere un rotolo di Coils dello spessore di 12 millimetri sull'impianto 'Cls'. La saldatura fatta per motivi precauzionali e' saltata e con un effetto a molla una parte del rotolo ha travolto i tre lavoratori. Due di loro sono finiti sul piano di calpestio e hanno riportato contusioni al torace e alle mani. Il manutentore, Orazio Laera, e' stato sbalzato invece in una botola profonda oltre tre metri: ha riportato un trauma facciale e ha perso molto sangue. Soccorso dai colleghi e successivamente dal personale sanitario del 118, Laera e' stato trasportato d'urgenza all'ospedale tarantino 'Santissima Annunziata', dove e' stato ricoverato. ''Quello che e' accaduto e' grave - accusa Cosimo Panarelli, della Fim Cisl -. Il rotolo di Coils era di elevato spessore e non poteva essere trattato in quella maniera. Abbiamo chiesto un incontro urgente all'azienda per fare chiarezza sull'accaduto''. Sul posto sono intervenuti anche gli ispettori del lavoro e i carabinieri per ricostruire le modalita' dell'incidente e chiarire eventuali responsabilita'.

L'esame della Tac a cui è stato sottoposto Laera ha evidenziato una frattura sacrale. L'uomo è stato ricoverato con riserva di prognosi nel reparto Ortopedia dell'ospedale 'Santissima Annunziata'. Gli altri feriti sono il capoturno Vincenzo Maiorano, che ha riportato contusioni multiple, e l'operaio Eupremio Picchierri, che ha riportato una frattura alla mano sinistra e, dopo essere stato medicato dal servizio sanitario dello stabilimento, si è ricoverato nell'ospedale 'Giannuzzi' di Manduria (Taranto).

L'Ilva in una nota comunica che i tre lavoratori sono stati subito "soccorsi dal servizio sanitario della direzione medica dello stabilimento" e che "sono in corso accertamenti da parte del Servizio Prevenzione e Protezione aziendale e degli ispettori dell'Asl-Spesal per i necessari approfondimenti sulla dinamica dell'evento".

Secondo la segreteria provinciale della Fiom-Cgil di Taranto, l'incidente, avvenuto "dopo un periodo di relativa calma, dimostra ancora una volta la necessità di non abbassare mai la guardia in tema di sicurezza". "Nell'attesa di conoscere e verificare le cause - aggiunge l'organizzazione sindacale in una nota - solleciteremo l'azienda ad un confronto serrato sul tema, onde evitare che la ripresa del mercato da tutti auspicata possa coincidere con una recrudescenza del fenomeno infortunistico e con la messa in discussione delle più elementari norme di sicurezza". "Il diritto al lavoro - conclude la Fiom Cgil - non può e non deve ritenersi in contrapposizione ai diritti nel lavoro".
fonte: Repubblica.it/Bari/Cronaca

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