29 agosto 2010

E INTANTO ENEL CHIEDE AGLI AGRICOLTORI UN PASSO INDIETRO

Enel presenta agli agricoltori di Cerano una clausola identica a quella pretesa dal Comune, chiedendogli di rinunciare a "ogni diritto, pretesa, azione,ragione o reclamo nei suoi confronti, delle società che appartengono al gruppo e dei rispettivi dirigenti e dipendenti in relazione all'esercizio della centrale Federico II". La clausola è stata inserita nella bozza di protocollo che la società ha presentato alle associazioni dei redidenti dell'agro come presupposto per l'intesa che dovrebbe regolare le operazioni di bonifica e messa in sicurezza dell'area che rientra nel Sito d'interesse nazionale definito dal Ministero dell' Ambiente.  L'efficacia del protocollo è "risolutivamente condizionata alla consegna ad Enel Produzione" di quegli atti, "ivi compresa la revoca delle querele e l'espressa rinuncia alla costituzione di parte civile nel procedimento penale intentato dalla Procura di Brindisi relativo al presunto inquinamento dei terreni limitrofi all'asse attrezzato e alla centrale.
Il testo tornerà sul tavolo tecnico domani, 30 agosto, dopo il nulla di fatto di luglio. Nell'arco di trenta giorni non sembrano esserci state novità, nè da parte di Enel con la modifica dell'accordo, nè da parte dei comitati degli agricoltori ("codiansa" e "agricoltura, ambiente e natura")che non hanno rinunciato al procedimento penale e non hanno neppure abbandonato l'ipotesi di chiedere il ristoro dei danni. Non solo patrimoniali ma anche per patologie che ritengono legate all'esposizione alle polveri di carbone.

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