13 novembre 2011

Appello ai rappresentanti politico-istituzionali della Regione Puglia

(comunicato stampa "No Petrolio, Si Rinnovabili")

Il  Comitato “No Petrolio, Sì Energie Rinnovabili” insieme alle Associazioni e ai Comitati pugliesi che si interessano della salvaguardia e della promozione del territorio in una prospettiva di sviluppo economico eco-sostenibile, denunciano l’intollerabile pressione che aziende e compagnie, a vario titolo interessate all’estrazione di idrocarburi, stanno operando sui nostri mari.

Mentre di concerto con esponenti della Giunta Regionale si è in piena fase organizzativa finalizzata a una grande mobilitazione contro le imminenti prospezioni geosismiche da parte di alcune multinazionali, l’Eni riapre i propri pozzi al largo di Brindisi .

Riteniamo grave ed inaccettabile restare a guardare l’ulteriore, inutile e  pericoloso attacco al nostro mare nel momento in cui il sistema economico e imprenditoriale pugliese si è indirizzato verso politiche di sviluppo che hanno nella qualità dell’ambiente il proprio punto cardine.

Chiediamo al Pres. Vendola, al Pres. Introna, all’Ass. Nicastro, ai Pres. delle Province, alle forze politiche, ai sindacati e a tutte le categorie economiche della regione, di mobilitarsi secondo le forme che lo stesso presidente Vendola vorrà intraprendere.

                                                                                                      Monopoli,  10 novembre 2011


                                                                                                                  Silvia  Russo

                                                                           Portavoce  Comitato “No Petrolio, Sì Energie Rinnovabili”

                                                                                                 e-mail:  nopetroliopuglia@gmail.com







 



COMUNICATO STAMPA  (4.11.2011)
Il  Comitato “No Petrolio, Sì Energie Rinnovabili” di Monopoli, in costante vigilanza su quanto accade nei mari di Puglia, avuto conferma dell' imminente avvio di prospezioni nello specchio di mare a partire dalla zona antistante la città di Ostuni fino oltre Brindisi (permessi F.R39.NP e F.R40.NP), denuncia l'ennesima gravissima offesa alla volontà delle popolazioni, delle forze politiche e delle istituzioni della nostra Regione, che si sono già ampiamente espresse contro qualsiasi iniziativa tesa all'estrazione di petrolio nell’Adriatico meridionale.
Da un anno a questa parte, sulla base di uno schema di documento elaborato dal Comitato, sono state presentate interrogazioni e risoluzioni parlamentari da parte di deputati e senatori pugliesi, in più città sono stati approvati documenti e delibere di Consiglio Comunale ed è stato assicurato l’interessamento attivo e costante da parte di alcuni Europarlamentari.

Con la proposta di legge alle Camere "Divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi", pubblicata sul BURP n°126 dell'11/08/2011, al fine di salvare l'Adriatico dalla speculazione delle società petrolifere, la Regione Puglia ha assunto una posizione chiara, forte e precisa.
Di fronte a questa mobilitazione ampia e trasversale delle genti di Puglia, nata due anni fa a Monopoli, oggi si continua a disquisire su eventuali autorizzazioni pregresse, quando la volontà popolare e istituzionale dei nostri territori si è già espressa in modo assolutamente contrario.

Come in occasione della manifestazione del 23 gennaio 2010 a Monopoli -corteo di settemila persone con la partecipazione del Presidente Vendola, di una gran parte degli Assessori e Consiglieri Regionali, di quattordici Sindaci e numerosi Consiglieri Comunali in rappresentanza di tutto il territorio del sudest barese- il Comitato oggi rilancia una nuova massiccia mobilitazione di tutte le forze scese in campo a difesa del nostro mare.
Dal gennaio di due anni fa in altre città costiere meridionali ci sono state mobilitazioni e manifestazioni di protesta.
Oggi il Comitato “No Petrolio, Sì Energie Rinnovabili”, in sinergia con la Regione Puglia e in collaborazione con le Associazioni impegnate sul territorio a difesa dell’ambiente, invita tutte le Forze Politiche a un impegno comune per una grande manifestazione generale a brevissimo termine, che raggiunga dimensioni regionali ed extraregionali, nei luoghi e nelle forme che saranno insieme concordate.

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