2 giugno 2012

Le fiamme dagli impianti industriali, i silenzi delle istituzioni.

Comunicato stampa Brindisi Bene Comune.

Brindisi ha vissuto ieri una giornata difficile e preoccupante nel silenzio generale delle istituzioni. Mentre sfiammava la torcia del petrolchimico si è sviluppato un incendio nella centrale Enel di Cerano sul desolforatore del quarto gruppo fermo in manutenzione.
Siamo ovviamente contentissimi e ci rallegriamo che i dispositivi di sicurezza a Cerano abbiano funzionato e non vi siano stati feriti tra i lavoratori. Ma ciò non basta per essere soddisfatti, come ci è invece sembrato dai comunicati dell’azienda e dei sindacati.

Pensiamo infatti che la città debba essere informata su cosa realmente è successo.
Perché la torcia del petrolchimico sfiamma per ore ed ore? Cosa brucia nella torcia del petrolchimico? Quali sostanze vengono emesse ?


Cosa è bruciato nell’impianto di Cerano? Quali materiali sono andati in fumo? Cosa è stato emesso?


Domande normali alle quali in un paese normale si dovrebbero dare delle risposte. Invece niente,
silenzio assoluto.

Abbiamo detto in campagna elettorale che occorre ripensare il nostro modello di sviluppo, iniziando dalla trasformazione a gas della centrale di Cerano. O forse qualcuno pensa veramente che la città possa rilanciarsi come città turistica tra le fiamme e i fumi degli apparati industriali?


Chiediamo ufficialmente al
Presidente della Provincia Ferrarese, avendo la delega ambientale, e al Sindaco Consales e ai suoi assessori, poiché non abbiamo ben compreso chi ha la delega per l’ambiente, di farci sapere cosa è successo. Magari rispondendo alle nostre domande.

Attendiamo con ansia che si concludano i lavori della commissione elettorale e, finalmente a quasi un mese dalle elezioni, si possa insediare il consiglio comunale e le varie commissioni.
La città ha bisogno di avviare un dibattito ed un confronto serio e serrato su questi temi.

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