27 novembre 2012

SFIAMMATE DALLE TORCE DEL PETROLCHIMICO. PROBLEMA RISOLTO. O FORSE NO.

Una  fiamma che esce da una candela del Petrolchimico potrebbe passare inosservata. Potrebbe sembrare una cosa naturale nel contesto di un panorama industriale, se non fosse che a Brindisi delle aziende che operano ci si può fidare molto poco.

immagine d'archivio
Il 21 settembre 2012, dopo un’accurata verifica da parte della Procura che accertava il rientro dei livelli di inquinamento nei parametri di legge, il sostituto procuratore Antonio Costantini disponeva il dissequestro delle torce del Petrolchimico di Brindisi.
Le torce in questione furono sequestrate il 26 Ottobre 2010 dopo che per anni avevano smaltito illegalmente tonnellate di scorie gassose e sostanze nocive, e dopo un'inchiesta che portò a 4 avvisi di garanzia per altrettanti dirigenti delle aziende Polimeri Europa, (che nel frattempo ha cambiato nome e si chiama Versalis-Eni) e Basell.
Un provvedimento "soft" quello della procura di Brindisi, che da un lato imponeva il sequestro e dall'altro concedeva il beneficio della facoltà d'uso per "evitare ripercussioni sul fronte occupazionale". 

(infatti ecco cosa accadeva il 9 agosto 2012  con le torce sequestrate ma con il beneficio di inquinare).

Un provvedimento morbido, che da un lato imponeva alle aziende un termine entro il quale apportare agli impianti modifiche utili a scongiurare per SEMPRE il fenomeno delle sfiammate e della conseguente immissione in atmosfera di grosse quantità di sostanze inquinanti, e dall'altra prorogava a più riprese tale termine.
Sono passati due mesi dal dissequestro e i brindisini adesso possono stare tranquilli, è tutto apposto, il problema è stato definitivamente risolto. Le modifiche agli impianti sono state apportate e sfiammate dalle torce non ce ne saranno più.
Purtroppo però non è così.
Già qualche settimana fa una torcia del petrolchimico era tornata a sfiammare e il fenomeno si è ripetuto durante tutta la giornata di ieri, 26 Novembre 2012.  Stasera (27 Novembre 2012) il panorama è pressoché identico, con una grossa candelina che illumina tutti gli impianti nelle vicinanze.
Il provvedimento di dissequestro del 21 Settembre prevedeva inoltre dei dispositivi per cui, nel malaugurato caso di ulteriori incidenti con annesse sfiammate sarebbe stato possibile, per gli organi di controllo, accertare in tempo reale quantità e tipologie delle sostanze mandate in torcia.
Considerato che nelle giornate di oggi e di ieri  è stato visibile in maniera costante il fenomeno delle sfiammate da una torcia, e vista la scarsa fiducia nelle aziende sarebbe lecito chiedere agli “organi di controllo” (ARPA o chi per lei)  se questi dispositivi siano realmente funzionanti, e se si quali siano le sostanze che da 48 ore vengono bruciate ed emesse nell'aria.

Nessun commento:

Posta un commento