15 maggio 2013

LA SANOFI SVERSA INQUINANTI MA PER L'ARPA E' TUTTO A NORMA DI LEGGE

Inquinare a norma di legge. A Brindisi è possibile, lo dice l'Arpa,a proposito della vicenda dello sversamento in acqua di un solvente chimico (tetraidrofurano) utilizzato dalla Sanofi Aventis.
L'acqua di Fiume Piccolo si colora di rosso, le analisi rivelano la presenza del solvente ma è tutto nella norma, perchè la norma non c'è: il tetraidrofurano non è normato, non ci sono concentrazioni limite. La Sanofi è salva, il mare e la nostra salute no.
Tutto questo è intollerabile.
Occorre, dal nostro punto di vista, rivedere l'Aia, inserire questo solvente tra le sostanze utilizzate da Sanofi e imporre dei limiti: questa volta qualcuno si è accorto dell'accaduto ma chi ci garantisce che l'episodio non si è ripetuto altre volte?
Brindisi purtroppo vanta “l'abitudine” nel tollerare veri e propri abusi sull'ambiente e sulla salute dei cittadini (decenni di carbonili scoperti, le torce che sfiammano quasi quotidianamente, l'allagamento della trincea del nastro trasportatore di Enel e lo sversamento di acqua mista a carbone, solo per citare alcuni esempi): bisogna invertire la rotta, a partire dal ricatto occupazionale tanto utilizzato (anche da pezzi di sindacato)come giusitificazione per misfatti di ogni sorta.
Diventa dirimente per il futuro la necessità di coniugare il diritto al lavoro con il diritto alla salute, senza compromessi al ribasso: chi inquina non può e non deve essere tollerato.

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