2 agosto 2013

CHIESTA LA RIAPERTURA DELLA DISCARICA DEI VELENI IN CONTRADA FORMICA

(fonte: BrindisiOggi.it )

Discarica Formica, dopo la bufera giudiziaria il sito potrebbe riaprire.
di Lucia Portolano

BRINDISI- Sequestrata nel 2009   perché lì dentro veniva smaltito di tutto, dal cadmio all’arsenico a metalli pesanti pericolosi, nonostante non fosse autorizzata, la discarica in contrada Formica tra Brindisi e San Vito dei Normanni potrebbe tornare ad operare.  Al vaglio degli enti locali la richiesta di riaprire la discarica dei veleni.
Il sito lo scorso hanno è stato dissequestrato dal giudice, la società romana Formica Ambiente ha presentato istanza per la riapertura della discarica. Sull’argomento si sono già svolte due conferenze dei servizi, per tornare ad operare è necessario che l’impianto di contrada Formica ottenga l’Aia (autorizzazione integrata ambientale) che dovrà essere rilasciata dalla Regione. Nello stesso tempo è scaduta la procedura di valutazione d’impatto ambientale. La Provincia di Brindisi ha sollevato diverse obiezioni per la riapertura del sito, troppe cose non sarebbero a norma.  Intanto dopo diverse diffide l’azienda sta procedendo a smaltire il percolato accumulato dopo lo scarico illecito di rifiuti tossici in questa area.  Nello stesso tempo la discarica non è ancora dotata  dell’impianto di trattamento dei rifiuti. L’ultima parola spetta alla Regione Puglia, che al momento non si è ancora espressa.
 La discarica nata  per rifiuti speciali non pericolosi, nel 2009 è finita sotto inchiesta perché i carabinieri del Noe di Lecce scoprirono  un traffico illecito di rifiuti pericolosi provenienti da tutta Italia che venivano smaltiti nella discarica di Formica. L’inchiesta portò all’arresto di dieci persone.

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