17 ottobre 2013

BASTA RICATTI. SULL' INCENERIMENTO DEI RIFIUTI LA GENTE FARA' LE BARRICATE.

Apprendiamo dalla stampa locale che nella giornata di ieri, 16 ottobre,  si è svolto un vertice in prefettura per fare il punto sul progetto di revisione e ammodernamento della centrale elettrica Edipower di Brindisi Nord.  Un vecchio macinino a vapore a poche centinaia di metri dal centro cittadino che invece di rottamare e bonificare ci si ostina a  tenere in vita con piani industriali folli e i soliti ricatti occupazionali che lasciano il tempo che trovano, visto che i nuovi proprietari di A2A come affermato più volte non garantiscono per niente le attuali unità lavorative. 
A quest' incontro oltre al Prefetto, vertici di A2A e sindaco erano presenti anche  i sindacati e Confindustria, e come spesso accande in queste occasioni si recita il solito copione fatto di uomini in giacca e cravatta che espongono il business plan dell'azienda per cui lavorano, ma non danno nessuna risposta e spiegazione, eludendo ogni domanda.



In sintesi il piano industriale per il business dei rifiuti a Brindisi prevede la riconversione dell'impianto entro 24/30 mesi  che porterà all'utilizzo di un solo gruppo dei quattro, che sarà alimentato a carbone e Css, il combustibile ricavato dal trattamento dei rifiuti solidi urbani.
Quindi prospettive di grandi profitti per l'azienda ma ad oggi nessuna garanzia per i lavoratori e nessuna risposta alle domande che in quella sede sono state poste, come il motivo per cui non si procede a smantellare già da subito i tre gruppi impiegando personale della centrale sottraendolo così alla cassaintegrazione, ma soprattutto che senso e importanza avrà questo impianto (che entrerebbe in funzione come minimo tra 5 anni) nell'assetto del mercato energetico nazionale del 2020?
Che impatto avrà, aggiungiamo noi, sulla situazione sanitaria e ambientale di Brindisi già fortemente in stato di crisi ?
Siamo al paradossale se si pensa che mentre A2A esponeva i suoi progetti strampalati, l'assessore Nicastro dichiarava che il Piano Rifiuti delle Regione Puglia  è stato approvato “con alla base la strategia Rifiuti Zero”...

Ancora una volta il nostro territorio rischia di essere terra di conquista, vittima di scelte sbagliate e fuori dal tempo, ma Brindisi non è più terra di ricatti e a questo giro ci saranno le barricate perchè la gente, e anche una parte di politica, è ormai stufa e convinta che un altro tipo di sviluppo più sostenibile sia possibile.

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