12 dicembre 2015

PUNTA DELLE TERRARE, QUALE FUTURO PER LE ORIGINI DELLA NOSTRA STORIA. Ida Santoro intervista Teodoro Scarano

La spiaggia di Sant’Apollinare, appena fuori dal porto interno, è ancora oggi nel ricordo e nel cuore di tanti cittadini. Ma forse pochi sanno che è adiacente a Punta delle Terrare, insediamento preistorico dell’età del bronzo scoperto dagli archeologi negli anni ’60, situato tra la spiaggia e Fiume Piccolo e sottoposto a tutela come area archeologica con Decreto Ministeriale del 1970.
E allora, nell’epoca dei tuttologi, chiediamo ad un esperto di parlarci dello storico sito.
Teodoro Scarano, archeologo brindisino, ricercatore del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento e socio ordinario dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria.
I suoi principali interessi di ricerca sono rivolti all’età del Bronzo in Italia meridionale ed in particolare al II millennio a.C. in Puglia.

29 novembre 2015

VELENI TOUR - UN VIAGGIO A TAPPE IN UNA DELLE AREE PIU' INQUINATE D' ITALIA. [guarda il video]

Poco più di un anno fa, in occasione della presentazione del libro fotografico nato dalla collaborazione con Conohar Scott, docente universitario, fotografo e fondatore di Environmental Resistance, organizzammo il primo Veleni tour.
Un’idea, quella di fare una visita guidata che attraversa tutta la zona industriale di Brindisi, nata dalla constatazione che sono molto pochi ad aver ben chiaro quanto sia grande e soprattutto drammaticamente impattante il polo industriale della nostra città.
In concomitanza con la 21° Conferenza sui Cambiamenti Climatici, inaugurata ieri Parigi, presentiamo dunque il video che racconta proprio il Tour del veleni.
Questa nostra produzione ha come obiettivo quello di stimolare innanzitutto la curiosità di comprendere fino in fondo, quale sia la portata dello scempio messo in atto sulla nostra terra, in nome di una mai mantenuta promessa di prosperità e benessere.
Lungo il percorso del tour, che approfondisce ”solo” gli insediamenti più inquinanti e a rischio di incidente rilevante, diviene subito chiara l’assoluta impossibilità di impostare il futuro del territorio puntando su di un modello di sviluppo figlio della seconda rivoluzione industriale.
Quello di cui si discuterà nella prossima settimana a Parigi è proprio sul come iniziare ad uscire da un’epoca, quella dei fossili, che ha esaurito il suo slancio propulsivo sia come volano per l’economia sia come capacità di incidere sul livello occupazionale.
Le cronache recenti, oltre alla oramai imminente e definitiva chiusura di Edipower, raccontano anche della volontà di disimpegno di Versalis – Eni – da quel petrolchimico che ha perso la sua capacità di creare profitto per l’azienda.
Nei giorni scorsi, abbiamo ufficialmente invitato il Governatore Emiliano a partecipare ad un Veleni Tour a lui dedicato. Al momento non è pervenuta alcuna risposta. Noi continuiamo a sperare che il ”sindaco di puglia”, non si voglia sottrarre a questo confronto, nel quale vorremmo fornirgli la nostra visione e gli step programmatici, per affrancare una volta per tutte il nostro territorio e la nostra gente dall’era dei fossili. Una visione per un futuro in cui non è contemplata la presenza di nuovi impianti di questo tipo, come la TAP ad esempio, che non è strategica, non è utile e nei confronti della quale continueremo ad esprimere il nostro NO ovunque.
In attesa di una risposta del governatore, vi invitiamo a guardare quindi questo nostro lavoro e qualora voleste organizzare anche voi una ”una scampagnata” attraverso l’area SIN di Brindisi non dovrete fare altro che contattarci.
Buona visione.


21 novembre 2015

LETTERA APERTA AL GOVERNATORE EMILIANO. INVITO AL VELENI TOUR.

Apprendiamo dai mezzi d’informazione del suo incontro - su iniziativa dell'associazione pugliese dei costruttori edili (Ance) - con i vertici italiani del consorzio TAP, dal quale pare siano emersi spiragli per un approdo del gasdotto diverso da San Foca. Nello specifico Lei avrebbe già individuato un approdo alternativo in località Lendinuso (Brindisi), adducendo come motivazioni le questioni logistiche, economiche ed ambientali ed aggiungendo poi che l’eventuale approdo del gasdotto a ridosso della zona industriale di Brindisi, potrebbe eventualmente rappresentare un pungolo per la riconversione a gas della Centrale termoelettrica di Cerano, altrimenti destinata a continuare a bruciare carbone.
Ribadiamo il nostro assoluto NO alla realizzazione dell’opera in qualsiasi location, per oramai ovvie motivazioni di assoluta incompatibilità non solo ambientale ma in generale economica e di indirizzo, per uno sviluppo del territorio da affrancare definitivamente da questo tipo di impianti, assolutamente non necessari per non dire inutili.
 

19 novembre 2015

DEPOSITO IDROCARBURI, INVIATE LE OSSERVAZIONI AL MINISTERO

Nella giornata di ieri, abbiamo inviato al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio le nostre osservazioni in merito al procedimento di VIA (ID 3123 VIP dell’08/09/2015) dell’istante Brundisium Srl in merito alla realizzazione di un “Deposito costiero di idrocarburi con annesso terminale di carico prospiciente la banchina di Costa Morena, nel porto medio di Brindisi”.
Per la stesura di queste Osservazioni ci siamo avvalsi della consulenza del prof. dott. Francesco Magno, geologo e consulente ambientale. Al netto delle osservazioni normative e progettuali, per la cui lettura alleghiamo il documento completo (clicca qui), ci pare opportuno sottolineare quello che, a nostro avviso, sta alla base dell'assurdità di questo insediamento, la mancanza di buon senso. 

18 novembre 2015

PETROLCHIMICO, CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO: SFIAMMATA GRATUITA - INALAZIONE OBBLIGATORIA.

Nella giornata di ieri si è svolta alla presenza del direttore di ARPA Puglia, Dott. Assennato e dei responsabili locali, la conferenza dei capigruppo avente ad oggetto le Torce del Petrolchimico. Quello che emerge da questo incontro è il ruolo di dominus incontrastato dell’azienda nei confronti delle istituzioni TUTTE. Iniziando dall’Arpa, che in occasione delle sempre più frequenti sfiammate è stata semplicemente ignorata, arrivando al Sindaco capace soltanto di prodursi in sterili e ripetuti ultimatum nei confronti dell’azienda, ai quali veramente non crede più nessuno, probabilmente nemmeno lui. 

28 ottobre 2015

PIANO SILLETTI BIS/ARPA PUGLIA: CONSEGNATO UN ESPOSTO IN PROCURA.


Foto di Gianni Golia
In questi giorni abbiamo potuto assistere, nostro malgrado, allo scempio messo in atto nelle nostre campagne dallo scellerato programma di eradicazione degli ulivi previsto dal Piano Silletti bis. Un programma che definirlo folle è riduttivo per le numerose falle e irregolarità che a nostro avviso contiene.

I criteri che definiscono questo piano prevedono, prima e dopo l’eradicazione delle piante d’ulivo, un massiccio utilizzo di fitofarmaci  (di cui non è dato sapere né il nome né la composizione chimica), sui terreni che ospitano le piante cosiddette “infette”.  Operazione imposta dalla norma al proprietario delle piante, indipendentemente se sia in possesso o no del patentino che lo abilità alla corretta gestione di queste sostanze. 

25 ottobre 2015

SABOTARE IL PIANO SILLETTI E' UN DOVERE MORALE.


La tragedia che ci sta colpendo oggi, il disseccamento degli ulivi, non è una calamità calata dal cielo, ed è anche scorretto definirla "emergenza". Oggi raccogliamo quanto seminato, un dramma che ha radici oramai profonde. Il seme del dramma che oggi i nostri ulivi stanno affrontando, è l’ovvia conseguenza delle scellerate ed immorali scelte che hanno snaturato le nostre vocazioni ed hanno mutato il nostro naturale destino. Parliamo di quelle scelte che sin dagli anni sessanta hanno voluto inocularci la convinzione che la nostra splendida terra fosse a "vocazione industriale". Un piano iniziato con la costruzione di un polo chimico, che già allora, desertifico ed inizio ad avvelenare un paradiso nel quale carciofeti ed ogni ben di Dio si estendevano a perdita d’occhio. Un piano criminale che negl’anni si è rafforzato ed è andato avanti con la costruzione di quel mostro di proprietà dell’Enel, che non solo ha portato avanti l’avvelenamento delle nostre vite, ma ha alzato ancora di più l’asticella, trovando terreno fertile nella nostra indifferenza. Quella stessa centrale, che si è macchiata di uno dei delitti più orribili, privare dell’acqua una delle zone più belle del nostro territorio, distruggendo decine di aziende agricole, bruciando centinaia di posti di lavoro ed umiliando decine di famiglie che ancora oggi vivono senza poter usufruire del bene più prezioso. 

12 settembre 2015

PUBBLICATA LA RELAZIONE SUI DETERMINANTI E LO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE DELLA PROVINCIA DI BRINDISI PER GLI ANNI 2011-2014

Con questo lavoro la ASL di Brindisi presenta un aggiornamento degli indicatori utilizzati per descrivere lo stato di salute della popolazione della provincia di Brindisi. In continuità con la precedente relazione, sono stati presi in considerazione i più aggiornati dati disponibili utilizzati negli studi epidemiologici condotti dalla ASL unitamente al Coordinamento del Registro Tumori, OER, Ares ed Arpa Puglia.
La relazione sullo stato di salute di una popolazione utile ai vari livelli istituzionali per individuare i bisogni sanitari e mettere in atto una adeguata programmazione sanitaria, deve rispondere anche alla crescente necessità di conoscenza della popolazione in considerazione della elevata percezione del rischio presente nella comunità legata soprattutto a fattori ambientali.

8 settembre 2015

RICHIESTA DATI SULLA SALUTE. ASL BATTE UN COLPO, ANZI TRE, MA NON BASTA!



A seguito delle nostre richieste sui dati in possesso di ASL, presentate in un incontro con il direttore generale Pasqualone alla fine del mese di luglio, ci è giunta risposta dalla Direzione, che ci sentiamo di ringraziare per l’estrema puntualità.

Uno dei nostri punti imprescindibili durante quell’incontro fu chiedere alla ASL che si facesse carico di una delle sue funzioni istituzionali più importanti, ovvero quella di fornire ai cittadini informazioni sulla loro salute  e quindi conoscere lo stato dei lavori della Relazione sullo stato di salute della popolazione Brindisina, che è ferma al 2008 in un ritardo cronico non più tollerabile.

18 agosto 2015

LETTERA AL CONSIGLIERE REGIONALE BOZZETTI. RICHIESTA D'INTERVENTO URGENTE SU QUATTRO CRITICITA' DEL NOSTRO TERRITORIO.

                                                                                              
                                                                                                Al Consigliere Regionale Gianluca Bozzetti
 
Spett.le Consigliere, visto oramai l’avvenuto insediamento della giunta e sbrigate tutte le formalità istituzionali, le scriviamo per sollecitare il suo intervento, come rappresentante del territorio di Brindisi, sulle criticità che come movimento riteniamo non più procrastinabili. Nello specifico seguono quattro richieste su altrettante questioni fondamentali per lo sviluppo di questo territorio e soprattutto per le generazioni future.

24 luglio 2015

REPORT DELL' INCONTRO CON ASL: A BREVE I DATI SULLA SALUTE E LA COLLABORAZIONE CON IL CNR.

Si è svolto ieri, 23 luglio, presso gli uffici Asl di Brindisi, un incontro tra il Direttore Generale Dott. Giuseppe Pasqualone e il movimento No al carbone.
Questo incontro, non certo il primo e sicuramente neanche l’ultimo con i vertici aziendali, ha avuto luogo a seguito della missiva inoltrata all’azienda da uno dei nostri legali,  avente come oggetto: sollecito richiesta informazione su dati sanitari. Si richiedeva formalmente la pubblicazione delle relazioni sullo stato di salute della popolazione della Provincia di Brindisi, aggiornate al 31/12/2014.

14 luglio 2015

FUORI LA MAFIA DELLA XYLELLA DALLO STATO Fiaccolata in memoria degli olivi sradicati a Oria.

Fiaccolata in memoria degli olivi sradicati in c.da Frasata

Oria 16 luglio 2015
Raduno ore 18.00 via Epitaffio (Piazzale del Municipio)

Il 7 luglio 2015, alle prime luci dell'alba, la città di Oria (BR) e con essa il patrimonio olivetato secolare, la cittadinanza, il sindaco Cosimo Ferretti, gli attivisti in difesa del territorio pervenuti dalle tre provincie salentine, il presidio “Oria Resiste” e i giornalisti accorsi, sono state vittime di un vile attacco autoritario e anti democratico da parte delle Forze dell'Ordine e di Pubblica Sicurezza dispiegate dal Prefetto di Brindisi (senza comunicazione preventiva alcuna alle rispettive istituzioni locali), a sostegno del Corpo Forestale dello Stato e dell'Arif, per le operazioni di eradicazione e abbattimento sul posto (località Frascata), di 47 piante di olivo secolari presuntamente affette dal batterio Xylella Fastidiosa (ex piano Silletti). Il tutto in totale assenza di evidenze scientifiche che comprovassero la malattia. A tutti gli effetti dette piante di olivo, erano visibilmente in ottimo stato vegetativo e senza il benché minimo segno di disseccamento. Lo dimostrano i repertori foto e video, oltre che le testimonianze dei proprietari.

12 luglio 2015

EMERGENZA BRINDISI, CRONACA DI UN DISASTRO.

Lo stato dell’arte in cui si trovano una città, una comunità ed in generale un territorio, non è forse figlio delle scelte e della programmazione, pensate prima e poi messe in atto dalle istituzioni, dalla classe dirigente, nello specifico dalla politica, fatta di quelle persone che si candidano alla gestione del bene comune ed alle quali il cittadino affida le sorti di uno sviluppo teso al benessere diffuso? 
Se, come crediamo, la risposta a questo quesito non può che essere affermativa, possiamo dunque, senza ombra di smentita o giustificazione, affermare che Brindisi vaga in un oblio senza meta, incapace di prendere una qualsiasi direzione, in pratica tira a campare. Partendo quindi dal quesito iniziale, diviene facile ed elementare individuare i principali responsabili di questo scempio, ciò non di meno non si possono tacere le responsabilità collaterali di tutti gli altri attori che concorrono, o dovrebbero concorrere, alla vita e allo sviluppo di un tessuto sociale. 

11 luglio 2015

CENTRALE A CARBONE DI CERANO: UNA SIMULAZIONE DELL'IMPATTO SULLA SALUTE


"Nel 2006 vi sono stati 10.267 decessi totali in questa area. Di questi, fino ad un massimo di
44 – ovvero 4 per 100mila abitanti – sono attribuibili alle emissioni inquinanti della Centrale di Cerano, e cioè al particolato primario ma anche al particolato secondario."  


È stato appena pubblicato l’articolo “Secondary particulate matter originating from an industrial source and its impact on population health” [Impatto sulla salute della popolazione del particolato secondario originato da una sorgente industriale] a firma della ricercatrice Cristina Mangia e dei ricercatori Marco Cervino ed Emilio Gianicolo del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Il tema dello studio è l’impatto del particolato primario e secondario. 
L’articolo è disponibile gratuitamente al seguente indirizzo:  

continua la lettura dell'articolo qui

PRESENTATO ESPOSTO TORCE: SI INDAGHI ANCHE SULLE RESPONSABILITA' DEL SINDACO IN MERITO ALLA TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA

Dopo l’ennesima fiammata di una torcia del petrolchimico avvenuta il 2 luglio scorso, proprio nel giorno in cui con dichiarazioni pubbliche i dirigenti Versalis e il Primo Cittadino esprimevano ampia soddisfazione per la conclusione dei lavori di manutenzione straordinaria del cracking, abbiamo ritenuto opportuno presentare ancora una volta un esposto alla Procura della Repubblica.
Nella stessa data avevamo espresso la nostra posizione con un  comunicato stampa. Dopo sfiammate continue per quasi due mesi dalle torce del petrolchimico, quella del 2 luglio, accompagnata da un’alta colonna di fumo nero visibile perfino dai comuni della provincia, è stata davvero la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

 

2 luglio 2015

LE SFIAMMATE DELLE TORCE E IL SILENZIO DELLE ISTITUZIONI COMPLICI DELL' INDUSTRIA PADRONA.

Sfiammate continue per quasi due mesi dalle torce del petrolchimico e ora che i lavori per la fermata dell’impianto di cracking si sono conclusi tutti si dicono soddisfatti.
Mentre noi ci chiediamo cosa ha sputato nell’aria quella fiamma insieme a fumo nero alto visibile in più giornate consecutive, e quali danni possono causare le emissioni nell’aria con i venti sfavorevoli, dal dibattito pubblico avviato da un anno a questa parte (dopo il primo slittamento del periodo della fermata previsto per il 2014) è emersa solo la preoccupazione della perdita dei posti di lavoro. 

16 giugno 2015

DERIVA PETROLIFERA PER I MARI PUGLIESI, OGGI NUOVI DECRETI CHE RIGUARDANO IL MAR IONIO.


TRIVELLE, OGGI ALTRI DECRETI. CON L'ADRIATICO ORA TOCCA ANCHE ALLO IONIO; PETROLIERI ALL'ASSALTO DEI MARI PUGLIESI E CALABRESI. 
 
PROSPEZIONI PETROLIFERE, SONO SALITI A NOVE I PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO IN POCHI GIORNI, UN RECORD.

UNO RIGUARDA UNA SUPERFICIE IMMENSA DELL'ADRIATICO.



FORUM E NO AL CARBONE: IL PRESIDENTE EMILIANO DIFENDA IL NOSTRO MARE


14 giugno 2015

FORUM E NO AL CARBONE SULLE TRIVELLAZIONI: TUTTA LA PUGLIA E' SOTTO ATTACCO, IL PRESIDENTE EMILIANO SI SCHIERI.






TRIVELLE, ORA E' TUTTA LA PUGLIA SOTTO ATTACCO,

DAL GARGANO FINO AL SALENTO.

SESTO DECRETO IN UNA SETTIMANA,

MILIONI DI ETTARI DI MARE COINVOLTI.


FORUM E NO AL CARBONE: SERVE MOBILITAZIONE DI TUTTA LA REGIONE, IL PRESIDENTE EMILIANO SI SCHIERI.

E SEI! E' tutto il mare pugliese nelle mire dei petrolieri con le loro trivelle e, sfortunatamente, non “solo” il tratto di mare tra Bari e Brindisi. In una settimana sono stati emanati dal Ministero dell'Ambiente ben sei decreti di compatibilità ambientale per altrettante istanze presentate da due società, la Spectrum Geo e la Northern Petroleum. In tutti e sei i casi le ricerche sarebbero condotte con la tecnica dell'airgun, che ha un pesante impatto su cetacei e pesci.

Il Decreto più preoccupante è quello del 3 giugno 2015 richiesto dalla Spectrum Geo che riguarda praticamente tutto il mare pugliese, dal Gargano fino al Salento. Sono interessati 1,6 milioni di ettari di mare, una superficie paragonabile a quella dell'intera regione!

La mappa allegata al Decreto è letteralmente dirompente per il futuro dell'intera Puglia ma anche per le altre regioni, dall'Abruzzo all'Emilia Romagna interessate da un permesso “gemello” che occupa tutto il mare antistante le loro coste! 

Poi l'8 giugno il Ministero ha emanato in un solo giorno i tre decreti di compatibilità ambientale riguardanti altrettanti permessi richiesti dalla Northern petroleum per il tratto di mare da Bari a Brindisi.

Il 10 giugno è stato emanato un quinto Decreto, sempre per un permesso di ricerca richiesto dalla Northern petroleum nella medesima area.

Infine l'11 giugno è stato emanato un sesto Decreto, sempre per un permesso di ricerca richiesto dalla Northern petroleum.

Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e i No Carbone di Brindisi auspicano che vi sia una grande mobilitazione da parte delle amministrazioni e delle comunità coinvolte partendo dall'appuntamento di Polignano di mercoledì prossimo.

12 giugno 2015

#nodirtysponsors BRINDISI-CORFU 2015 -video-

Ammazza che piazza, No Tap, Ass. Adelante, Briganti, No Mous , Mamme per la vita (ME), Cetri-Tires, Oria Resiste, Riprendiamoci il pianeta, Ass. Qua giù, Salute Pubblica , Peacelink , Movimento5Stelle Brindisi, Federazione Verdi Puglia, Fernando Blasi (Nandu Popu), Pino Aprile, Mimmo Cavallo, Trebble (lu professore)... un ringraziamento speciale va a Voi e a quei cittadini che si sono sentiti liberi di esprimere il proprio dissenso insieme a noi. 



8 giugno 2015

SAREMO PRESENTI, SAREMO IN TANTI, SAREMO PACIFICI.

Il 15 maggio con questo comunicato (leggi qui) rendevamo nota la nostra netta contrarietà alla presenza, come main sponsor della XXX Regata Internazionale Brindisi Corfù, di Enel e Tap. Da quel momento e nei giorni a seguire, questo comunicato è divenuto una sorta di manifesto, che ci ha guidato lungo il percorso della campagna ‪#‎Nodirtysponsors‬ #EnelTapfuoridallaregata.
Una campagna che ha avuto come obiettivo principale quello di far conoscere le nostre motivazioni attraverso il coinvolgimento di coloro -e sono tanti- che credono come noi al riscatto della nostra Terra: un riscatto che passa attraverso l' emancipazione dalla falsa credenza che a Brindisi nulla può succedere senza l'intervento di queste aziende. Un coinvolgimento talmente partecipato, oltre ogni nostra aspettativa, che giorno dopo giorno ha rinvigorito la nostra azione, portandoci in un felice "pellegrinaggio" ad incontrare le associazioni ed i movimenti, che come noi pensano che un' altra visione di sviluppo del nostro territorio sia necessaria oltre che possibile.


Ovunque siamo andati a chiedere sostegno ed aiuto in nome di quel Salento, ad oggi solo un brand buono per il marketing, ma che per noi rappresenta l'identità storica della terra d'Otranto.
Ovunque ci siamo sentiti a casa, maturando la consapevolezza insieme ai fratelli di Taranto, Melendugno, Torre Santa Susanna, Lecce, Oria e Manduria (per citarne alcuni) che nessuno di noi, da oggi, dovrà più pensare di essere solo nella propria lotta per il diritto ad un futuro sostenibile. Quel senso di comunità che sembrava perduto, ha ripreso vigore e, ne siamo certi, nulla sarà più come prima.

Il battesimo di questa comunità ritrovata avrà come suggestiva scenografia la Scalinata Virgilio di Brindisi. Domani 9 giugno alle 17.30 saremo tutti in cima a quella scalinata per presenziare alla presentazione della XXX Regata Brindisi-Corfù.

Anche quest' anno, come facciamo ormai da tre anni, dimostreremo apertamente tutto il nostro amore per la regata, rimarcando però a tutti che la presenza di Enel e Tap, quali main sponsor, è una contraddizione con lo spirito della vela e pertanto non potrà che essere ricordata come un incidente di percorso nella storia di questa manifestazione.
Saremo presenti, saremo in tanti, saremo pacifici.
Il rispetto per i valori che ci contraddistinguono e muovono le nostre azioni da sei anni, e per questa manifestazione è troppo grande per rovinare tutto.

Noi manifesteremo il nostro dissenso non in modo fragoroso in termini di decibel, ma in modo comunque assordante per la sua compostezza. Nulla turberà il diritto dell' organizzazione a presentare la Regata, così come nulla impedirà a noi di portare il nostro messaggio.
Sarà l'occasione di dimostrare, ancora una volta, con quanto amore e quanta serietà portiamo avanti la nostra azione e le nostre idee, pretendendo di poterle esprimere ovunque, ma lasciando a chiunque la possibilità e la libertà di esprimere la propria.
Sarà un momento di altissima democrazia, in uno stesso luogo si incontreranno PACIFICAMENTE due visioni differenti, non della Regata, ma di quale immagine ad essa associare e più in generale di un intero modello di sviluppo.

4 giugno 2015

SALUTE PUBBLICA : REGATA BRINDISI-CORFÙ, MAIN SPONSOR E CONTRADDIZIONI INSOSTENIBILI.

Il Circolo della Vela di Brindisi, anche per quest'anno, organizza quella che è diventata una delle più importanti regate del Mediterraneo: la Brindisi-Corfù.
Il 2015 è un anno importante. Gli organizzatori e la città intera festeggiano, infatti, i trent'anni di questa iniziativa.
Come si sostiene finanziariamente e organizzativamente la regata?

"A TUTTI I VELISTI, INNAMORATI DEL MARE." - L'ASS. OLTREVELA SCRIVE AL COMITATO ORGANIZZATORE DELLA BRINDISI-CORFU'.

Al sig. Teo Titi, presidente
del comitato organizzatore della Brindis- Corfù

Molti anni fa, da bambino, lessi una frase che mi segnò profondamente. Leggevo “Il piccolo principe” e un passo di questo libro stupendo mi illuminò: “Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito”.

Mi fermai a pensare e capii che quello che spingeva mio padre a spendere la sua vita in mare, che portava me a seguirlo e che dava la forza a tanti pescatori di combattere contro le avversità, era soltanto l’amore per il nostro grande fratello blu.
Sono passati molti anni, il vento e le tante miglia percorse iniziano a tingermi il viso di bianco, ma continuo a navigare e a vedere molti di quegli uomini di mare, sorretti dallo stesso spirito di sempre e da alcune incrollabili convinzioni. Una di queste è che la navigazione a vela è l’elemento che da sempre ha unito l’uomo al mare, in un rituale antico, fatto di poesia, di rispetto e di armonia con la natura.
Sono passati molti anni e ora, come allora, leggo una frase e rimango a bocca aperta: “Enel e Tap saranno gli sponsor ufficiali della Regata Internazionale Brindisi - Corfù 2015”.
 
Ora, come allora, mi fermo e provo a capire, ponendomi delle domande.
Come è possibile pensare di mettere insieme navigazione a impatto ambientale zero e centrali a carbone?
Cosa spinge qualcuno a pensare che la compagnia costruttrice di un gasdotto, che sfregia il territorio, la nostra unica grande risorsa, possa diventare la bandiera di un evento destinato a chi quel territorio lo ama con tutto sé stesso?
Come si può organizzare e partecipare ad un evento finanziato da chi di fatto pensa solo al profitto, calpestando la natura e mettendo in ginocchio chi grazie a essa sopravvive?

Purtroppo le uniche risposte che riesco a ipotizzare gettano grosse ombre sull’etica degli organizzatori della Brindisi – Corfù e sull’intelligenza dei partecipanti.
E le risposte dicono che a volte pochi spiccioli riescono ad accecare la coscienza fino a portarla ad ignorare grosse contraddizioni, che il bene comune (e quello di tante famiglie) conta molto meno rispetto al proprio tornaconto.
Soprattutto le risposte dicono che noi Salentini siamo per sempre destinati ad essere poveri e schiavi, perché chi accetta un contentino (come ad esempio il premio di una regata) e si inginocchia davanti al potente di turno che, in cambio di quelle briciole, gli porterà via tutto, è e sarà solo uno schiavo. Senza dignità né futuro.
Queste risposte potrebbero essere solo ipotesi. Potrebbero esserlo solo se il comitato organizzatore della regata Brindisi – Corfù recuperasse quell’etica persa e decidesse di annullare la manifestazione.
Potrebbero esserlo se i velisti Salentini (e non) avessero uno scatto di orgoglio e boicottassero una manifestazione complice di chi vuole portarci via tutto ciò che amiamo di più e che garantisce la sopravvivenza di molti di noi.
Solo così vinceremo il premio più grande, un premio che vale molto di più di una coppa o della riuscita di una manifestazione: si chiama dignità.
Se ne avete ancora, velisti, dimostratelo non partecipando.
Se ne avete ancora, organizzatori, fate un passo indietro.
Oppure restate dove siete, con la testa china a baciare i piedi di chi vuole schiacciarvi.

Diego Rizzo, presidente Associazione OltreVela

2 giugno 2015

L'ITALIA AL TEMPO DELLA PESTE - PROIEZIONE DEL FILM DOCUMENTARIO DI FULVIO GRIMALDI

Venerdì 12 giugno 2015 alle ore 18.30, presso il Susumaniello in vico Tarantafilo n.19, il giornalista Fulvio Grimaldi sarà a Brindisi per presentare il suo ultimo lavoro “L’Italia al tempo della peste - Grandi opere, grandi basi, grandi crimini”.
Dopo “Fronte Italia-Partigiani del 2000” che illustra gli scempi del TAV e del MUOS sullo sfondo delle aggressioni militari, ambientali e sociali al nostro e ad altri paesi, con questo film-documentario Fulvio Grimaldi percorre l’intera penisola per raccontare i più significativi crimini perpetrati contro territori, comunità, ambiente e salute, frutto di intrecci tra politica, mafia, imprenditoria senza scrupoli e poteri sovranazionali che rispondono solo a interessi economici.


Nel lavoro di ricerca il giornalista ha incontrato anche la resistenza delle popolazioni che cercano di opporsi ad un sistema che ignora e prevarica gli interessi delle comunità. Nella sua tappa a Brindisi, con la collaborazione degli attivisti di No al Carbone e Salute Pubblica, l’autore ha potuto conoscere direttamente lo scenario di questa città nei chilometri di costa sottratta al turismo dagli impianti industriali, i danni arrecati all’agricoltura dal nastro trasportatore della centrale a carbone ENEL, l’eredità lasciata dalle vecchie aziende dell’ENI come l’immensa discarica di rifiuti tossici di Micorosa e gli effetti sulla salute delle emissioni industriali, ormai ben noti e ampiamente dibattuti.
Fulvio Grimaldi è giornalista e documentarista, già inviato di BBC e RAI, impegnato in inchieste che rendono giustizia alla verità per la quale si battono in Italia e nel mondo le forze libere.

NO AL CARBONE
Salute Pubblica

1 giugno 2015

ALEA IACTA EST..."C'E' IL RISCHIO DI UNA NUOVA ILVA". REPORT CERTIFICA IL DISASTROSO IMPATTO DI ENEL SUL NOSTRO TERRITORIO.

“C’è il rischio di una nuova Ilva”, questo il commento di Milena Gabanelli in chiusura del servizio di Report, andato in onda ieri 31.05.2015 , in cui si parla anche del devastante impatto della Centrale Enel Federico II di Cerano sul territorio - inteso come ambientale, sanitario ed economico.
Report ha squarciato il velo che ha protetto per decenni il volto dell'Enel, mostrandolo in tutta la sua crudezza: quello di un Killer silenzioso ed intoccabile.
(guarda il video della trasmissione Report) 

Ieri l’Italia intera ha potuto “toccare con mano” lo scempio messo in atto consapevolmente da quella stessa azienda, troppo spesso osannata – anche dalla cittadinanza – come portatrice di benessere e addirittura come benefattrice.
Chiaro in tal senso, attraverso le sponsorizzazioni, il fenomeno del Greenwashing, con lo scopo di distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dagli effetti negativi per l'ambiente dovuti alle proprie attività e di creare il falso mito dell’azienda “amica”.
Emblematiche e raccapriccianti le parole di Teo Titi, presidente della XXX Regata Brindisi-Corfù – ultima vittima di queste logiche immorali – che ha affermato: “Le sponsorizzazioni che le aziende ed i grandi gruppi industriali erogano a supporto dello sport nel territorio, rientrano in un concetto di responsabilità sociale che comprende certamente anche i temi della tutela dell’ambiente e della salute, oltre che della garanzia di lavoro e sviluppo”.
Il riuscitissimo servizio realizzato ieri da Roberto Pozzan e Giorgio Mottola, fornisce una moltitudine di riflessioni sulle responsabilità che a vario titolo hanno creato questo muro di gomma intorno alla nocività della centrale a carbone di Cerano. Responsabilità che investono figure istituzionali e non solo.
Investono una classe politica assolutamente non in grado di difendere il territorio. Ultimo in ordine di tempo, il caso in cui, il consigliere in scadenza di mandato Giovanni Brigante ha permesso, in sede di comitato portuale, all'Edipower a2a, di ottenere la concessione demaniale in ossequio all'assurdo progetto di cocombustione css-carbone a due passi dal centro e tutto questo con l'astensione del sindaco e l'assenza della provincia.
Investono la ASL che rinchiusa nelle segrete stanze continua a manifestare non solo la sua incapacità nello svolgere il proprio ruolo a tutela della salute, ma che, alla luce di questa catastrofe sanitaria, non facciamo fatica a definire complice.
Investono l’ARPA irrisa clamorosamente anche dalla Gabanelli, per aver affermato che l’inquinamento nel comune di Torchiarolo (Br) sia causato dai caminetti domestici.
Investono i media, incapaci di svolgere il loro lavoro di informazione e d’inchiesta divenendo troppo spesso sordi e muti nei confronti delle vere emergenze della nostra città.
Investono, infine, anche tutta quella parte della cittadinanza che si ostina ad indossare i paraocchi e che riesce a rimanere indifferente anche a dati come quelli sulle malformazioni neonatali. Ricordiamo infatti che il numero dei bambini, venuti alla luce nel periodo 2000/2010, presenta cardiopatie congenite superiori del 50% rispetto al dato del registro europeo delle malformazioni Eurocat.
“Uno studio europeo (European Enviroment Agency) individua gli impianti che producono più inquinamento e quantifica statisticamente il numero di anni di vita umana perduti per le malattie che ha causato. La Centrale Enel Federico II nel solo 2009 ha determinato un costo, in perdita di vite umane, valutabile tra i 536 e i 707 milioni di euro, se questa spesa invece di pagarla noi la pagassero i produttori di energia, probabilmente vedremmo una spettacolare riconversione alle rinnovabili.”
La nostra azione dunque, troppo spesso osteggiata e derisa, va nella giusta direzione, il nostro messaggio lanciato a Gennaio 2013 con la campagna DISMETTIAMOLA, oggi, assume nuovo vigore e non può essere negoziabile.

NO DIRTY SPONSORS - I MOTIVI DI UNA CONTESTAZIONE.

La XXX Regata Internazionale Brindisi-Corfù, evento  sportivo di respiro internazionale che in ogni edizione conferma ed esalta le naturali vocazioni del nostro territorio, quest’anno è stato svenduto a due aziende chiamate a farne da mainsponsor: Enel e Tap.

Ma perché NO DIRTY SPONSORS
Chi  sono queste due aziende?

ENEL INQUINA LA TERRA  e tuttora è sotto processo presso il Tribunale di Brindisi. Sono 15 gli imputati, tra manager, dipendenti di Enel e titolari di ditte esterne addette al trasporto del carbone accusati di aver scaricato, trasportato e stoccato tonnellate di carbone all’aperto omettendo di adottare le misure di sicurezza al fine di evitare la dispersioni di polveri nei terreni circostanti, provocandone così l’inquinamento. Decine di aziende agricole aventi i terreni attigui alla centrale e al nastro trasportatore sono state costrette alla chiusura a causa dei terreni inquinati.

27 maggio 2015

SOSTIENI -NO DIRTY SPONSORS- IN 4 SEMPLICI MOSSE.



 
Vuoi sostenere anche tu  la campagna 
NO DIRTY SPONSORS

 Vuoi dire basta ai soldi sporchi delle multinazionali che finanziano 
eventi di promozione del nostro territorio? 

Puoi farlo in 4 semplici mosse.

         

1- SCARICA LE IMMAGINI DELLA CAMPAGNA CHE TROVI SUL  BLOG NO AL CARBONE E UTILIZZALE SUI SOCIAL COME PIC PROFILO O IMMAGINE DI COPERTINA.

2- PARTECIPA ALLA MAIL BOMBING  INVIANDO  SUBITO UNA MAIL  AGLI ORGANIZZATORI DELLA XXX REGATA BRINDISI-CORFU’.
COPIA E INCOLLA QUESTO TESTO E INVIALO A segreteria@circolovelabrindisi.it
OGGETTO:  NO DIRTY SPONSORS
TESTO: Enel e Tap sono due aziende incompatibili con uno sviluppo sano e sostenibile del nostro territorio, per questo ritengo inaccettabile l’utilizzo dei loro soldi sporchi per la sponsorizzazione della  XXX Regata Brindisi-Corfù. ENEL TAP FUORI DALLA REGATA. 
(nella mail in Cc metti anche il nostro indirizzo noalcarbonebrindisi@yahoo.it) 

3- FATTI UN SELFIE SCRIVENDO SU UN  FOGLIO  #NODIRTYSPONSORS  OPPURE #ENELTAPFUORIDALLAREGATA E PUBBLICA LA TUA FOTO SU FACEBOOK O TWITTER
CLICCA QUI  PER ANDARE ALL'EVENTO FACEBOOK

4- DAI LA TUA ADESIONE COME ASSOCIAZIONE O  SINGOLO CITTADINO  INVIANDOCI  UNA MAIL COL TUO NOME, SARAI AGGIORNATO SULLA PROTESTA DEL 9 GIUGNO. (noalcarbonebrindisi@yahoo.it)